Leggi gli articoli blog e immergiti nel mondo del romanticismo.
Scopri le usanze, i costumi e le tradizioni dell’epoca.
Cose che non sai sul XIX secolo
L’alimentazione
In Italia, nel XIX secolo il pranzo base era costituito da un piatto di minestra e carne lessa e viene consumato alle quattro del pomeriggio; in alcune regioni si accostano a questi due piatti: la polenta e il riso. Nell’alta borghesia e nell’aristocrazia si mangiano molti più dolci che invece non si vedono nelle famiglie più povere, ragion per cui avevano molti più problemi ai denti, la prima colazione era composta da panini e caffè. Al contrario il popolo, per necessità legate ai turni di lavoro, mangia molto poco e tre volte al giorno. I contadini consumano zuppe e prodotti suini, mentre il vino è servito solo nei giorni festivi. Il pranzo viene consumato nelle proprie case ed è decisamente poco comune l’abitudine di andare nei ristoranti, che ai tempi erano delle vere e proprie osterie.
L’abbigliamento
Il vestiario da indossare non si ispira più agli sfarzi superflui dell’aristocrazia, ma si indirizza alla semplicità del più comune cittadino. Gli uomini indossano pantaloni lunghi fin sotto il ginocchio, chiusi su calze rigate o stivali e i tacchi delle scarpe si abbassano. I capelli si portano sciolti e si introduce il cappello, ma resta comunque attivo l’utilizzo del frac. Le donne usano gonne lunghe fino ai piedi, con scarpe basse e giacche corte, mentre i bambini si utilizzano abiti semplici e poco ingombranti. Le stoffe usate sono preventivamente in cotone e in seta.
Spiritualismo
Dopo la metà dell’800, si affacciano sul panorama culturale e sociale nuove spinte nella ricerca spirituale, dovuta alla crisi di un mondo diviso fra scoperte accelerate in ambito scientifico e tecnologico e ancoramento al passato. Cambia, in epoca vittoriana, l’approccio alla vita e alla morte; la religione, messa in discussione dall’illuminismo, sembra non fornire più le risposte a domande sempre più pressanti.
Ci sono morte, povertà, malattie soprattutto nell’età infantile, fame: c’è bisogno di nuove speranze.
Spiritismo e spiritualismo, pur nascendo più o meno in contemporanea e cercando di dare risposte alle stesse esigenze, non coincidono: il primo, di cui parleremo fra poco, si basa sull’esperienza nel paranormale, il secondo è una corrente filosofica che pone al centro dell’interesse lo spirito, la spiritualità, contrapponendosi al materialismo, e in alcuni casi anche al razionalismo, affermando nell’uomo l’esistenza di un principio spirituale, diretta testimonianza della coscienza; grazie al principio spirituale, l’uomo tende all’immateriale, ricercando valori universali.
Lo spiritualismo, condivide alcune tematiche con lo spiritismo, ma parte da presupposti del tutto diversi.